IL MURO
DIE MAUER
di Jürgen Böttcher
Germani, 1990 (96’)
Sinossi
Il documentario offre una visione sfaccettata del momento in cui la Guerra Fredda è stata abbattuta. Uno degli obiettivi salienti della politica culturale del Partito Socialista Unificato di Germania era il confronto con i fatti storici: un processo nel quale i responsabili del partito e del governo si consideravano gli interpreti di tutte le correnti che avevano contribuito a strutturare un ideale umano universale. La storiografia della DDR ha incessantemente cercato di individuare un’adeguata identificazione mediatica per tale sviluppo - ed essendosi la Repubblica Democratica autodefinita l‘unica portatrice degli ideali umanistici nella storia tedesca, gli eventi storici dovevano obbligatoriamente essere compresi in questo tipo di rilettura del passato. Tutte le azioni individuali e i movimenti di massa erano concepiti come un anelito al comunismo, nell‘ambito del quale tutte le promesse decisive avrebbero dovuto esaudirsi. Questa metamorfosi esigeva l’esistenza di una raffigurazione percettibile nell’arte e nella letteratura: di conseguenza, i percorsi individuali di vita non potevano che essere inseriti in contesti storici più elevati.
Dove e quando
Il regista
Jürgen Böttcher è considerato oggi uno degli artisti più famosi e quotati dell‘ex DDR. Nato nel 1931 in a Frankenthal (Sassonia), fra il 1953 e il 1955 ha assunto la docenza presso l’Università Popolare di Dresda e nel 1961 ha girato il suo primo documentario. Jürgen Böttcher è stato il documentarista più famoso della DDR degli anni settanta e ottanta e i suoi film hanno fondato un vero e proprio stile diventando fonte d’ispirazione per un’intera generazione di registi della Germania orientale, vincendo numerosi riconoscimenti. Nel 1992 ha ricevuto la Pellicola d’oro per l‘opera (l’onorificenza più prestigiosa conferita dallo Stato ai registi).